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Giubileo 2025: Roma, un'esperienza a ostacoli per i pellegrini disabili – Servizi insufficienti e barriere architettoniche

2025-07-31
Giubileo 2025: Roma, un'esperienza a ostacoli per i pellegrini disabili – Servizi insufficienti e barriere architettoniche
Avvenire

Il Giubileo 2025 a Roma si preannuncia come un evento di fede e di incontro straordinario per milioni di pellegrini provenienti da tutto il mondo. Tuttavia, per alcuni, l'esperienza si sta rivelando più complessa e faticosa del previsto, a causa di disservizi, improvvisazioni e, soprattutto, persistenti barriere architettoniche che rendono difficile, se non impossibile, la partecipazione piena e paritaria. Questo è particolarmente vero per i giovani con disabilità, che si trovano a dover affrontare ostacoli inaspettati e a subire le conseguenze di una preparazione che, a quanto pare, non ha tenuto sufficientemente conto delle loro esigenze.

Le segnalazioni che arrivano da Roma sono sempre più allarmanti. Mancano rampe accessibili, ascensori malfunzionanti, percorsi tattili inadeguati e informazioni chiare e facilmente comprensibili. Molte strutture ricettive non sono attrezzate per accogliere persone con mobilità ridotta, e i trasporti pubblici non sempre garantiscono un servizio efficiente e inclusivo. Queste difficoltà compromettono la possibilità per i giovani disabili di vivere appieno il Giubileo, di partecipare alle celebrazioni e di incontrare altre persone di fede.

“È frustrante dover chiedere aiuto continuamente, dover spiegare le proprie esigenze, dover rinunciare a determinate attività perché semplicemente non sono accessibili,” racconta Marco, un giovane romano con disabilità motoria che sta partecipando al Giubileo. “Vorrei solo poter vivere questa esperienza come tutti gli altri, senza dovermi preoccupare di come muovermi o di come accedere ai luoghi di culto.”

La Chiesa, promotrice di un Giubileo della Misericordia, ha il dovere di garantire che tutti i fedeli, indipendentemente dalle loro condizioni fisiche o mentali, possano partecipare attivamente alla vita della comunità ecclesiale. È necessario un cambio di mentalità, un maggiore impegno nella progettazione di spazi accessibili e inclusivi, e una formazione specifica per il personale che si occupa dell'accoglienza dei pellegrini.

Le associazioni di persone con disabilità hanno già sollevato la questione più volte, proponendo soluzioni concrete e suggerimenti utili. È fondamentale che le istituzioni competenti ascoltino queste voci e intervengano tempestivamente per correggere le carenze esistenti. Il Giubileo non può essere un'occasione persa per promuovere una cultura dell'accessibilità e dell'inclusione, ma deve rappresentare un passo avanti verso una società più giusta e accogliente per tutti.

In definitiva, il Giubileo 2025 a Roma può essere un’esperienza indimenticabile per tutti i pellegrini, ma solo se si adopererà affinché sia veramente accessibile e inclusivo per ciascuno, senza distinzioni. Resta ancora molto da fare, ma è ancora possibile intervenire per garantire che nessuno venga lasciato indietro.

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